L'opera all’origine di questa installazione Hand with reflecting sphere (Mano con sfera riflettente) è stata realizzata nello studio della casa romana dell'artista in via Poerio, visibile nel riflesso della sfera. A questo proposito, autoironicamente Escher commentava: “L'ego [dell'artista] è invariabilmente al centro del suo mondo". Riflesse sulla sfera le linee rette diventano curve, la sfera “piega” la realtà: un'idea che piaceva molto a Escher. Grazie a questa installazione, il visitatore si immerge in una delle opere iconiche di Escher, “riflettendosi” al centro della sfera. Un pedale sul pavimento permette di creare un fermo immagine in modo da scattare una foto da conservare o condividere sui social.
L’installazione permette al visitatore di vivere l'esperienza di stare dentro all'incredibile opera di Escher Rind (Buccia). Mettendosi di fronte ad uno schermo, il visitatore vedrà il suo viso frazionarsi come la buccia raffigurata dall’artista, diventando il soggetto stesso dell’opera. Un pedale sul pavimento permette di creare un fermo immagine in modo da scattare una foto da conservare o condividere sui social.
Il triangolo di Penrose, noto anche come tribarra di Penrose, è un oggetto triangolare impossibile, un'illusione ottica che consiste nel disegnare un oggetto che non può esistere in realtà come oggetto solido. Fu reso popolare negli anni '50 dal famoso matematico premio Nobel Roger Penrose, che lo descrisse come "l’impossibilità nella sua forma più pura". Questa figura è presente nell’opera di Escher, il quale, come noto, nutriva un particolare interesse per la raffigurazione di oggetti impossibili. Maurits ha sviluppato un software per creare una struttura, che, vista da una certa angolazione, crea un trucco prospettico e quindi l'illusione di comporre un triangolo di Penrose. Il visitatore, sedendosi su questa struttura, si vedrà raffigurato al centro di questa figura impossibile.
All'interno della Relativity Room il visitatore sperimenta l’effetto della relatività. Infatti, all’interno di questa stanza, grazie ad un gioco prospettico, il visitatore si vedrà molto basso o molto alto, a seconda della posizione scelta. Per ottenere questo effetto, Maurits ha sviluppato un software per calcolare le misure corrette della stanza, tenendo conto dello spazio espositivo disponibile per l’installazione.
Questa animazione è stata prodotta per dare vita alla famosa opera Relativity di Escher. Le piccole figure non si lasciano disturbare nella loro attività quotidiana dalle architetture impossibili raffigurate nell'opera d'arte. Non ci si stanca mai di guardare l'animazione, chiedendosi dove le figure possano andare o riapparire. Relativity consiste in tre mondi che coesistono simultaneamente. Alcune parti dell'immagine sono corrette quando la stampa è appesa verticalmente, altre quando è appesa con il lato sinistro in alto, altre ancora con il lato destro in alto. Cornelius V.S. Roosevelt (nipote di Teddy e primo grande collezionista di Escher negli Stati Uniti) aveva appeso Relativity su un perno girevole.
Canone n.1 dell’opera Musikalisches Opfer (Offerta musicale), BWV 1079 di Johann Sebastian Bach eseguito da Marco Facchin.
Le tassellazioni o tassellature di Escher sono state spesso messe in relazione con i canoni e le fughe di Johann Sebastian Bach. Nel canone 1 e 2 de Musikalisches Opfer del 1747, Bach usa una tecnica contrappuntistica per cui due voci suonano la stessa parte ma, mentre una voce suona in maniera ordinaria, l’altra suona la stessa parte ma al contrario, ovvero partendo dall’ultima nota e arrivando alla prima, creando così una composizione speculare. Come ogni nota del canone deve essere in armonia con la nota in posizione speculare, così ogni tassello della tassellazione deve corrispondere a un tassello nella sua forma speculare. Escher amava particolarmente la musica di Bach, che ascoltava spesso mentre lavorava.
Questo video è stato prodotto per spiegare il concetto di tassellazione o tassellatura e dare una migliore idea di come vengono prodotte le tassellazioni. La tassellazione corrisponde all’idea intuitiva di pavimentazione, cioè il ricoprimento di una superficie attraverso figure piane che non lascino “vuoti” né abbiano sovrapposizioni. Le figure utilizzate, dette tasselli, possono avere una qualsiasi forma, l’unica condizione che si pone è che siano semplicemente connessi, senza spazi tra loro. Il video presenta un esempio di ciascuna delle 17 combinazioni possibili.
L’opera Print Gallery di Escher stravolge la realtà per collocare l’osservatore all'interno dell'opera d’arte stessa. Escher non riusciva a capire come terminare l'opera, ma sapeva che l’osservatore doveva essere al centro dell'immagine a guardare l’opera, vedendo sé stesso, ripetutamente. L’installazione dà l’opportunità al visitatore di immedesimarsi nell’osservatore dell'opera d'arte e lo guida nella comprensione dell'effetto Droste, un particolare effetto in cui un'immagine appare continuamente dentro sé stessa all’infinito.
L'installazione bond of union ricrea l'effetto della buccia come in Rind, ma con due persone! Infatti, i due soggetti verranno legati tramite un unico nastro. Un pedale sul pavimento permette di creare un fermo immagine in modo da scattare una foto da conservare o condividere sui social.
