Mostra ospitata da Matera 2019 - Capitale Europea della Cultura
Quando ci muoviamo, cosa succede nel posto che abbiamo lasciato? Rimane vuoto? O viene riempito? E con che cosa?
Il filosofo Greco Aristotele (384–322 a.C.) risponde che il corpo si muove da un posto all'altro come un pesce nell'acqua e che la natura non consente alcun vuoto nello spazio. Di qui un'altra domanda sorge. Se la natura è piena, che forme posso prendere gli elementi primordiali, o ‘atomi’ se vogliamo, per far sì che combacino e occupino il vuoto?
Dai tempi di Euclide (che visse tra il quarto e il terzo secolo a.C.), ricercatori di geometria e algebra hanno costantemente cercato delle possibili risposte. Parallelamente a loro, generazioni di artisti si sono misurati con lo stesso tema, portando la questione dalle tre dimensioni dello spazio alle due dimensioni dello spazio piano e disegnando tasselli che, traslandoli, lo coprono interamente. Un classico esempio è la tassellatura di Alhambra, a Granada.
Filling the Void presenta invece una rassegna dei lavori più recenti dedicati alle tassellature realizzate su superfici piane: quelle composte da M.C. Escher negli anni 1930-70 e quelle tratte da una serie di artisti contemporanei ispirati dalla medesima tradizione.
La mostra è parte dello show “La Poetica dei Numeri Primi - Da Pitagora agli algoritmi”, curata da Piergiorgio Odifreddi.
Crediti foto: Matera 2019
Concessione: Maurits Srl
Curatore: Federico Giudiceandrea
Il layout della mostra è stato disegnato e curato da Open Design School.